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Presentazione progetto

TORRETTA TI VOGLIO BENE

PRESENTAZIONE PROGETTO

Credo di non fare torto a nessuno affermando che “La Torretta” rappresenti l’elemento identitario per eccellenza di tutti i porcaresi; un vero e proprio “Totem” sotto cui (letteralmente) si svolge, da secoli, la vita quotidiana della comunità. Una presenza talmente potente da esser vissuta sempre come “proprietà pubblica”, con diritto d’uso “naturale” per tutti, che ha portato di recente e “logicamente” all’acquisizione di una buona parte del demanio comunale. Ed è lo stesso senso di “proprietà pubblica” che l’ha preservata fino a noi senza stravolgimenti che ne abbiano deturpato l’aspetto generale, essendo visto ogni possibile intervento come ingerenza pericolosa in un delicato equilibrio di naturalità e memoria.
Anche la volontà dell’amministrazione di renderla il più possibile accessibile e fruibile a tutti (anzini e persone con difficoltà motorie comprese) è stata in parte frenata da un doveroso atteggiamento prudenziale – che sarebbe più corretto definire “rispetto” – proprio per non incorrere in una progettazione/riqualificazione che possa modificare irreparabilmente il “genius loci”, l’identità del luogo, così come i porcaresi, tutti, lo vivono.
Da qui l’idea di avviare un lungo percorso di coinvolgimento e partecipazione che, partendo dalla ricerca storica e dalla studio del paesaggio, ha investito la fantasia dei ragazzi delle scuole elementari, si è allargato agli studenti degli istituti artistici di Lucca e Pistoia per arrivare infine ai laureandi in Architettura e Ingegneria Civile delle Università di Firenze e Pisa.
Le riflessioni e le proposte emerse confluiscono in una esposizione dei lavori presso la sede della Fondazione Lazzareschi nel mese di Giugno, con un calendario di incontri fra studenti e cittadini che permetteranno, ne sono certo, di mettere a fuoco e condividere le idee migliori per la valorizzazione nella salvaguardia della nostra colina, La Torretta.

Lori Del Prete
Assessore alla Cultura del Comune di Porcari, 2011

 

“La Repubblica promuove lo sviluppo della cultura e la ricerca scientifica e tecnica. Tutela il paesaggio e il patrimonio storico e artistico della Nazione”.
Sarebbe sufficiente partire da qui, Art. 9 della Costituzione italiana per capire quanto importante e doverosa sia la tutela del paesaggio, ma una normativa ancora più specifica come il Codice dei beni culturali e del paesaggio e la ratifica della Convenzione europea del paesaggio, con la Legge n.14 del gennaio 2006, entra nel merito di come questa attenzione debba tradursi nella realtà dei fatti. La ratifica della Convenzione da parte dello Stato Italiano comporta l’attuazione dei seguenti punti programmatici:
•    integrare il paesaggio nelle politiche di pianificazione del territorio,
•    avviare procedure di partecipazione del pubblico nella realizzazione delle politiche paesaggistiche
•    accrescere la sensibilità della società civile al valore dei paesaggi
•    promuovere programmi di formazione ed educazione alla tematica paesaggistica, particolarmente destinati ai professionisti del settore pubblico e privato, ma estesi anche ai programmi scolastici e universitari
•    promuovere ricerche sistematiche e studi volti ad individuare, conoscere e valutare i paesaggi del proprio territorio tenendo conto dei valori attribuiti dalle popolazioni interessate
•    stabilire obiettivi di qualità paesistica espressi in forma chiara e associati a politiche e strumenti specifici per il loro conseguimento
•    

Nell’anno delle celebrazioni per i 150 anni dell’Italia Unita e con l’avvicinarsi del centenario della nascita del comune (1913), l’amministrazione comunale di Porcari ha attivato un percorso virtuoso che segue i principali punti programmatici europei coinvolgendo le scuole primarie del territorio Felice Orsi e Giorgio La Pira nella progettazione e riqualificazione dell’area collinare di Porcari, emblema e simbolo del comune, da tutti conosciuta e nominata come “Torretta”, ben visibile dagli assi viari che attraversano e delimitano il paese,
Un laboratorio, iniziato a febbraio 2010, ha visto coinvolti i ragazzi delle scuole elementari con le loro insegnanti in visite guidate e discussioni in classe che sono sfociati in elaborati grafici e letterari, raccogliendo così i desideri e le aspirazioni di questi giovanissimi cittadini. Del resto il primo articolo della Convenzione europea formula una definizione di “paesaggio” che amplia notevolmente l’accezione corrente, attribuendole non solo le tradizionali componenti naturali e umane in stretta reciproca relazione, ma, in più stabilisce che debba essere ritenuto paesaggio tutto quanto viene recepito come tale dalle popolazioni locali, arricchendo in tal modo questo poliedrico concetto di una nuova dimensione: la “percezione sociale del paesaggio”.
Il passo successivo è stato quello di promuovere, sulla base degli elaborati dei ragazzi, un concorso che utilizzasse in maniera tecnica gli imput progettuali per l’area della collina.
Sono stati allora coinvolti gli istituti superiori delle province di Lucca e Pistoia e le università di Firenze, Facoltà di Architettura e Pisa, Facoltà di Ingegneria Edile-Architettura.
L’approccio metodologico, nella piena autonomia e valorizzazione delle creatività individuali, è stato molto diverso.
Tra gli istituti superiori c’è chi si è affidato completamente ai progetti dei ragazzi della scuola elementare, studiando il dettaglio o l’elemento decorativo da inserire nel parco della collina e chi, invece, ha studiato la progettazione del parco dal punto di vista storico, urbanistico e sociale.
Tra le facoltà universitarie questa differenza è stata accentuata dalla diversa tipologia del corso d’esame nella quale il progetto del comune di Porcari è stato inserito.
Presso la Facoltà fiorentina di architettura il progetto è rientrato in un laboratorio di urbanistica. Gli studenti del corso hanno studiato le carte degli insediamenti urbanistici sul territorio, consultandosi con i tecnici del comune, osservato e ascoltato il tessuto sociale del paese, intervistando in maniera casuale i cittadini porcaresi per capire gli umori e gli stati d’animo di chi a Porcari ci vive, ci lavora o ci studia, “tentando di ricucire le varie parti del paese e di riscoprire lo stretto rapporto che da sempre Porcari ha con la sua collina”.
Presso la Facoltà pisana di Ingegneria Edile-Architettura il progetto del comune è stato inserito nell’esame di architettura e composizione IV.
Gli studenti del corso si sono serviti dei supporti tecnici forniti, delle consultazioni con i funzionari dell’urbanistica, hanno studiato l’insediamento urbanistico del territorio, hanno anch’essi fatto sopralluoghi in itinere con foto e rilievi.
Poi, per la natura stessa dell’esame, più legata alla creatività e alla ideazione, hanno dato una loro interpretazione progettuale agli imput che i ragazzi della scuola primaria avevano fornito, attenti all’utilizzo dei materiali, connotando il paesaggio dal punto di vista architettonico, facendo della collina il fulcro di rete culturale a 360 gradi.
La tenzione emotiva e la competenza professionale messa in gioco nel progetto, da parte di tutti gli studenti e di tutti gli insegnanti che hanno seguito pedissequamente i ragazzi nel cammino, sono un valore aggiunto per il comune di Porcari (17 Kmq), un tempo comune rurale, oggi perno produttivo della provincia di Lucca e marchio nel mondo per i grandi distretti cartari.

Riccarda Bernacchi
Curatrice progetto

 

 

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